giovedì 25 ottobre 2007

Interpretare il Mediterraneo

INTERPRETARE IL MEDITERRANEO
Identità e Popoli

(Secondo giorno)
Roberto Maurizio
Dal Senato, all'Altare della Patria. Il secondo giorno di dibattito, dei tre previsti dall'iniziativa Interpretare il Mediterraneo (23, 24 e 25 ottobre 2007), aveva previsto la partecipazione dei rappresentanti del popolo del Mediterraneo: Italia, Egitto, Cipro, Autorità Palestinese, Albania e Tunisia. A parte qualche assenza giustificata, la riunione ha suscitato grande interesse fra i partecipanti.

Un momento dell'incontro
Prima di assistere all'incontro presso la Gispoteca, inserita nel Complesso del Vittoriano, in via dell'Ara Coeli, un visita al Campidoglio era d'obbligo. Proprio sopra Minerva, in questi giorni, è collocato, in bella vista, la foto di


Aung San Suu Kyi. Un omaggio per non dimenticare la forza dell'eroina del Myanmar. I lettori del sito http://www.robertomaurizio1947.blogspot.com/, sanno che stiamo seguendo da molto tempo gli avvenimenti di quell'area così bella e così maltrattata da un regime autoritario e violento. Ma sanno pure "Che cos'è un anno luce", "il tempo che passa da una notizia "gonfiata" alla sua scomparsa." (Dal Post del 6 ottobre scorso). Facciamo in modo che la "notizia" non scompaia, anche se la Birmania non è bagnata dal Mediterraneo. Facciamo in modo che non si spengano del tutto le "Flebili luci delle Pleiadi" (Post dell'11 ottobre scorso).


Il viso di una ragazza buddista Fonte: http://www.spunto.splinder.com/

L'incontro alla Gipsoteca è stato aperto da un saluto del Presidente del Consiglio comunale di Roma Mirko Coratti.

La Delegata del Sindaco, Franca Eckert Coen, ha poi presentato il ciclo "Interpretare il Mediterraneo". Con parole molto appassionate ed estremamente significative ha affermato che Roma avrà un anno di tempo per poter approfondire le principali tematiche del Mediterraneo.


E' poi seguito un lungo e interessante intervento del Prof. Predrag Matvejevic, dell'Università "La Sapienza" di Roma. Il Professore, molto conosciuto e ascoltato a livello internazionale, ha raccontato nei minimi particolari la storia antica e recente del Mediterraneo. Quaranta minuti di citazioni classiche, ricordi di incontri personali ed esperienze sul campo, esame di fallimenti e buoni propositi dei meeting ormai storici (da Oslo a Barcellona, dal Piano Blu al Pam 2025). Senza sollevare un ben che minimo di noia, ha affrontato i temi dell'identità, della particolarità, del valore, delle ideologie, dei retaggi, delle tradizioni, ed anche delle responsabilità e le colpe dell'intellighenzia europea.

La "condivisione di un'idea differenziata" è uno dei tanti "alimenti" con i quali si dovrebbero sfamare i viandandi delle tante autostrade di mare che solcano le nostre acque circondate dalle terre. La "gente" mediterranea deve privarsi della zavorra dell'incomunicabilità, dell'intolleranza e della diffidenza e innalzare le reti piene di comprensione, tolleranza e reciproco rispetto.


Il dibattito che è proseguito è stato condotto dal giornalista della Rai, Giancarlo Rossi. Tra gli altri sono intervenuti Piero di Pasquale (La Repubblica), che ha presentato una serie di fotografie di volti di "gente del Medeterraneo", e un rappresentante dell'Autorità Palestinese, Mohd Jawad Yassine, che ha parlato del "diritto al ritorno" e della Conferenza di Washington.


Piero di Pasquale

Mohd Jawad Yassine

Le foto sono di roberto maurizio